“Ottocentoventinovemila euro di intervento per le stazioni della metro C e uno slittamento nell’apertura. Peccato però che, anziché per potenziare la rete del trasporto pubblico locale o manutenere vetture e stazioni, la spesa riguarda la modifica della denominazione di alcune fermate metro. Così la stazione Fori Imperiali in via dei Fori Imperiali diventerà Colosseo, la stazione Amba Aradam diventerà Porta Metronia… adeguamenti in salsa woke che, secondo la Giunta Gualtieri, dovrebbero rimuovere eventi storici legati alla toponomastica e rendere le stazioni più geolocalizzabili. Ferma restando l’assurda smania di rimuovere la storia passata, anche quella cui non può che darsi un giudizio negativo, cancellando strade o – come nei casi estremi visti in negli Stati Uniti – abbattendo la statua di Cristoforo Colombo o non so chi, resta l’assurda decisione di destinare ingenti somme e di ritardare i lavori della metro per scelte meramente ideologiche, non considerando prioritarie le esigenze dei cittadini che sono costretti quotidianamente a subire i disagi di un trasporto pubblico al collasso, con autobus pieni e in ritardo, con metropolitane soggette a stop per problemi tecnici e con stazioni a volte inaccessibili per mesi a causa di guasti ad ascensori o scale mobili.
Se avesse chiesto il parere dell’opposizione, all’assessore Patanè e al Sindaco Gualtieri avremmo consigliato di acquistare tre nuovi autobus non soggetti ad autocombustione o, in alternativa, una quindicina di pensiline hi-tech per rendere migliore l’interminabile attesa di un autobus. Consiglieremmo al Sindaco Gualtieri di studiare tutta la storia, di storicizzarla appunto, e di non operare rimozioni, censure o amnesie che, oltre a rimuovere pezzi di memoria collettiva, impediscono anche di metabolizzare le cause determinanti gli eventi e gli errori commessi nel corso dei secoli. La paura che abbiamo, però, è che magari Gualtieri possa scoprire che all’interno del Colosseo i gladiatori si ammazzavano per scopi ludici e i cristiani venivano divorati dai leoni, e davanti a tanta ferocia e violenza decida di intitolare la stazione Colosseo a qualche icona del politically correct, ovviamente sempre a carico dei romani”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.