“Dopo la scadenza dell’incarico da parte di AMA ad una ditta specializzata per la raccolta dei rifiuti covid, il servizio ad oggi sembra essere svolto dagli operatori di AMA in contemporanea con l’ordinaria raccolta dei rifiuti urbani. Le segnalazioni fatte da rappresentanti sindacali di categoria e la morte di alcuni netturbini addetti al servizio porta a porta e contagiati da covid devono mettere l’azienda municipalizzata in stato di massima attenzione ”. Lo dichiara il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, Presidente della Commissione Trasparenza.
“Nonostante non vi siano evidenze certe sulla correlazione tra il maneggio dei rifiuti e l’avvenuto contagio, cosa richiesta con forza dal sindacato attraverso la richiesta urgente del tavolo tecnico Covid 19 e non fornita puntualmente da ama se non a seguito di un successivo articolo di stampa, non possiamo abbassare la guardia e rischiare la diffusione del contagio – con eventuali esiti nefasti – tra gli operatori ambientali disinformati e non coinvolti in ambito partecipativo come tavolo tecnico Covid richiede. Occorre con urgenza attivare un sistema di tracciamento, segnalazione e raccolta dei rifiuti domestici conferiti da cittadini contagiati dal covid, soprattutto ricorrendo a ditte specializzate nella raccolta di rifiuti speciali assimilabili ai sanitari e quindi con elevato rischio di pericolosità. Inoltre, è assolutamente indispensabile valutare le modalità di intervento degli operatori di AMA e fornire indicazioni tecniche adeguate e strumenti idonei a tutelare la salute dei lavoratori, domande costantemente rivolte nell’ ambito del tavolo tecnico e nella maggior parte delle volte rimaste inevase per mancanza di trasmissione dei dati anonimi sui contagi e sui contagiati perfettamente in linea con le disposizioni sulla privacy . Le nuove varianti del virus, a quanto emerge dalle previsioni normative e dalle indicazioni del CTS, hanno sviluppato una capacità di diffusione e contagio molto superiore rispetto alle precedenti. Non possiamo permetterci che la mancanza di attenzione e cura da parte dei responsabili delle aziende municipalizzate metta a rischio la salute e la vita stessa degli operatori AMA”.