“Nel plaudire all’iniziativa del Municipio VI di Roma che ha attivato uno sportello antiviolenza rivolto a uomini che ne siano vittime, non si può non essere sconcertati dalle affermazioni dell’Assessore Lucarelli. Le critiche mosse dalla Lucarelli a questa iniziativa, che secondo lei sarebbe offensiva per le donne, sono farneticazioni secondo cui le donne hanno, giustamente, diritto a tutela e assistenza contro ogni forma di violenza; gli uomini no.
Forse la Lucarelli, nella migliore delle ipotesi, è convinta che la violenza sia un male selettivo che colpisce solo le donne oppure, e sarebbe molto più grave, non ritiene che il concetto di pari opportunità, eguaglianza e non discriminazione siano concetti univoci non applicabili a ciascun cittadino al di là del genere. L’approccio ideologico che ha la Lucarelli al fenomeno della violenza, non solo utilizza argomenti pretestuosi per demonizzare una iniziativa legittima e apprezzabile, ma usa la maschera del contrasto alla discriminazione per dar vita e alimentare una visione discriminatoria. Così come sono fondamentali e necessari i centri antiviolenza per le donne, non si capisce perché l’ampliamento di un sistema si sostegno e tutela per i cittadini non possa allargarsi anche a uomini vittime di forme di violenza, implementando la rete dei servizi di assistenza sociale sul territorio. Tra l’altro oltre ai centri antiviolenza, il Municipio VI, e ne va dato atto al Presidente Nicola Franco e all’Assessore Elisabetta Del Guerra, è l’unico, a Roma come in Italia, ad avere un centro d’ascolto per gli appartenenti alla comunità LGBTQI+, e sta predisponendo l’apertura di un centro antiviolenza e una casa rifugio per donne vittime di violenza. L’Assessore Lucarelli dica apertamente se, secondo lei, l’appartenere al genere maschile renda ingiusto l’accesso a forme di tutela. Noi crediamo che qualsiasi cittadino vittima di violenza, nessuno escluso, debba avere tutela e sostegno per contrastare abusi, violenze e discriminazioni”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.