De Priamo (FdI): termovalorizzatore Roma, procedura “balneare” inaccettabile per opera così imponente 

“Un’opera discutibile per la zona individuata e ancor più per la sovrastima della capacità, che con le oltre 600.000 tonnellate annue non garantisce le corrette finalità di chiusura del ciclo dei rifiuti disincentivando di fatto il riciclo, a cui il Sindaco Gualtieri aggiunge ora un velo di opacità chiedendo agli uffici competenti una relazione – che ordinariamente andrebbe fatta in 30 giorni – in soli 20 giorni ricadenti tra il 9 e il 29 agosto. La scelta della tempistica, che definirei balneare, in un periodo in cui gli uffici operano a regime ridotto e con la disattenzione mediatica che le ferie estive portano sulle vicende amministrative della Capitale, appare quanto meno discutibile. Più volte abbiamo criticato la scelta di un’opera che, per le esigenze della città, ha una portata eccessiva e che rischia di diventare antieconomica e ad alto impatto, ma a prescindere da questo la scelta della procedura e le scadenze temporali imposte dimostrano la poca trasparenza che la Giunta Gualtieri sta adoperando nella vicenda del termovalorizzatore. In questo caso non stiamo parlando di superare lungaggini burocratiche ma di espletare fondamentali passaggi autorizzativi e di tutelare il diritto di tutte le parti interessate, compresi i comitati civici, a partecipare a questo processo”. 

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle ecomafie e già relatore sulla indagine sul ciclo dei rifiuti a Roma e nel Lazio della medesima Commissione.

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