“Con i dati resi noti oggi da Banca d’Italia il debito pubblico supera i 2734 miliardi di euro, cifra ovviamente mai toccata in passato. Ma due elementi sono particolarmente rilevanti. La stima di crescita del Pil per l’intero 2021 è un incoraggiante 6% (sia pure a fronte di un calo del 8,9% registrato nel 2020), che tradotto in euro vuol dire meno 99 miliardi di ricchezza prodotta in più. Con l’ultimo dato rileviamo che il debito è cresciuto nei soli primi otto mesi del 2021 di ben 164,4 miliardi, cioè oltre 65 miliardi più dell’incremento del Pil, cosa che pare assai preoccupante. Inoltre, vediamo smentita dopo pochi giorni dalla sua approvazione, la NaDef, che prevedeva che almeno rispetto al PIL ci fosse una riduzione del debito, sia pure grazie al tracollo del 2020. In realtà, anche vedendo confermata a fine anno la crescita del Pil al 6%, l’aumento del debito registrato questo mese porta il rapporto debito/Pil al 156,6% contro il 156,2% del 2020. Andrebbe infine ricordato che a fine 2019 eravamo al 134,7% e che nel 2011 si considerò gravissima l’emergenza di essere arrivati al 119,7%. Insomma, quel che luccica del governo Draghi pare non essere oro, ma la grande compiacenza di tanti osservatori e dei mezzi di informazione.”
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan.