“La prospettiva di un deficit sotto il 3% già nel 2025 è una notizia di straordinaria importanza per l’Italia: significa conti pubblici in ordine, più solidità e fiducia verso il nostro Paese. Questo risultato non è frutto del caso ma di un insieme di fattori positivi: l’aumento delle entrate tributarie legato alla crescita dell’occupazione, e lo spread ai minimi storici che traduce la stabilità politica e la credibilità internazionale del governo in miliardi di euro di risparmi sul nostro debito.
Il differenziale con i titoli francesi, sceso a soli 10 punti – un livello che non si vedeva dal 2005 – conferma come l’Italia sia tornata un interlocutore affidabile e solido sui mercati. Tutto questo potrebbe consentirci di uscire in anticipo dalla procedura di infrazione europea e, soprattutto, ci permette di mettere in sicurezza i conti senza chiedere sacrifici agli italiani, liberando le nuove generazioni da una spada di Damocle che pesava ingiustamente sul loro futuro».
Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della 5a commissione bilancio.