“La piccola Desirée è stata stuprata e uccisa. Sarà la magistratura, grazie al lavoro degli investigatori e delle forze di polizia, ad individuare tutti i colpevoli e si spera a dare loro una pena esemplare.
Esiste tuttavia un altro livello di responsabilità, quello di chi ha contribuito a creare i presupposti di questa tragedia. Desirèe è stata uccisa una volta da un branco di vermi spacciatori e quattro volte dal lassismo della sinistra: da chi promuove la droga; da chi difende l’illegalità delle “zone franche”, come quello stabile di San Lorenzo a Roma, con centri sociali e ANPI che scendono in piazza, non contro gli spacciatori ma contro la presenza dello Stato; da chi ha favorito per anni l’immigrazione incontrollata in Italia. L’illegalità come “resistenza democratica”, in nome dell’immigrazione di massa, sostenuta dal sindaco di Riace e da tutte le anime belle della sinistra. Per dirla con le parole del guru Saviano “centomila immigrati (clandestini) non sono un problema, ma un dono”. E dal loquace Saviano, aspettiamo ancora una parola su Desirée e su Pamela, anche lei drogata, violentata e uccisa da pusher africani, per spiegarci meglio questo dono”.
Desirée è stata uccisa da chi nega le evidenze statistiche che mettono in relazione l’immigrazione illegale di massa con l’aumento di un certo tipo di reati in Italia, la violenza sessuale su tutte come dimostrano i dati allarmanti del Viminale”.
È quanto si legge nell’intervento del presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, pubblicato oggi su Libero Quotidiano.
“Fratelli d’Italia non resterà a guardare aspettando un’altra Pamela, un’altra Desirée, un’altra ragazzina sacrificata sull’altare del politicamente corretto della sinistra. Possono chiamarci “sciacalli” se vogliono, siamo disposti ad essere anche iene, squali e belve feroci per difendere i nostri figli”, continua il leader di Fratelli d’Italia, Meloni.