Con senso di responsabilità e alcuni dubbi ho votato a favore dell’ordine del giorno che impegnava la Giunta a verificare le condizioni per concedere l’immobile di via Bizet alla ASL, al fine di destinarlo al nuovo centro di diabetologia.
Non mi sono sottratto però dal sottolineare alcune preoccupazioni in sede di discussione, in vista di un voto che sarebbe stato comunque scontato a favore del nuovo centro. È stata l’occasione, tra l’altro, per ricordare – vista l’amnesia collettiva – che un servizio simile a Quartu Sant’Elena esisteva già ed è sempre stato un’eccellenza, con medici, infermieri e operatori in prima linea per garantire cure adeguate ai pazienti. Era pertanto doveroso che, anche dal Consiglio comunale, provenisse un ringraziamento istituzionale al loro lavoro.
In riferimento ai dubbi, in primis non è pensabile che il Consiglio comunale arrivi a votare un documento simile, con primo firmatario il sindaco, senza minimamente svolgere approfondimenti e analisi propedeutiche su scelte connesse a politiche sanitarie di area vasta.
Mi sarei aspettato un coinvolgimento in audizione dei vertici sanitari, e non un voto alla cieca.
È tra l’altro indispensabile lavorare subito per evitare qualsiasi possibile disagio a pazienti diabetici quartesi e ai residenti del quartiere di Santo Stefano.
Una crescita esponenziale del servizio – che praticamente quadruplica rispetto ai numeri di prima – potrebbe rischiare di compromettere la speditezza del servizio a favore dei pazienti quartesi. Su questo aspetto, al netto della comunicazione dei nuovi innesti di personale, servono rassicurazioni con dati precisi e dettagliati.
Secondariamente, l’amministrazione è arrivata a sposare questa nobile causa senza avere idea di un piano del traffico e dei parcheggi. È servita la voce dell’opposizione per ricordare che quello di Santo Stefano è un quartiere urbanisticamente complesso, con un reticolo di strade articolato e un parcheggio – quello di viale della Musica – potenzialmente fruibile se servito da un sistema di trasporto pubblico specifico, per esempio con dei bus navetta che – ahinoi – a questa maggioranza pare piacciano veramente poco.
Pertanto, ci aspettiamo che da subito rassicurino pazienti e residenti su servizio, viabilità e trasporti, in attesa che decolli il nuovo centro, a cui auguriamo con fiducia un proficuo buon lavoro per la città e per l’area vasta.