“Qualcuno in maniera truffaldina, per speculare consenso, parla di riarmo. Ebbene, la nostra Costituzione usa solo una volta l’aggettivo ‘sacro’, che di fatto pone il cittadino al di sotto di qualcosa, e lo fa nell’articolo 52, il quale recita che ‘la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino’”. Così in Aula il senatore Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Esteri e Difesa. “Un sacro dovere – prosegue – soprattutto quando quel cittadino ha delle responsabilità istituzionali. Dobbiamo difendere i cinque domini fisici (acqua, cielo, aria, spazio) ma anche il dominio cibernetico, perché possono arrivare attacchi capaci di fare danni seri ai nostri sistemi infrastrutturali e sanitari. La difesa dei nostri cittadini – osserva ancora – non è scelta politica, ma un dovere. Noi siamo diversi da chi cerca di far politica per prendere voti, perché abbiamo preso voti per cercare di fare buona politica, lasciando a chi verrà dopo di noi un’Italia migliore di quella che abbiamo trovato”, conclude Barcaiuolo.
