Il conseguimento del 2% del Pil per le spese militare è un obiettivo fissato per i paesi Nato nel 2014. I governi italiani nel tempo hanno sempre confermato tale esigenza, nell’ultimo governo si era prospettato di conseguire l’obiettivo nel 2028. Pandemia e cirisi economica finanziaria hanno inciso fortemente su questo percorso, tant’è che è necessario mettere in campo francamente dei correttivi per coniugare gli impegni internazionali ai bisogni delle famiglie italiane in modo da non incidere molto sui saldi di finanza pubblica. Quanto rappresentato oggi dal ministro Crosetto è una concreta misura di razionalizzazione se condivisa a livello europeo.
Lo dichiara Ester Mieli, senatrice di Fratelli d’Italia e membro della commissione difesa.