“Il nuovo Programma europeo per l’industria della difesa rischia di concentrare le risorse su poche grandi aziende francesi, escludendo gran parte della filiera produttiva italiana e aggravando la burocrazia”, ha dichiarato Elena Donazzan, europarlamentare di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Industria del Parlamento europeo, durante il 17° European Economic Congress di Katowice, in Polonia, uno dei principali eventi economici dell’Europa centrale.
In qualità di relatore ombra sul dossier difesa, Donazzan ha criticato l’impianto del programma votato a Bruxelles, definendolo “una misura squilibrata che non valorizza le potenzialità industriali di Paesi come l’Italia, che invece dovrebbero essere integrate in una strategia comune e condivisa”.
Nel corso del congresso, Donazzan ha partecipato a due panel internazionali, confrontandosi con importanti figure come il ministro egiziano Bassem Farouk Badr e il vicepresidente della Camera di Commercio polacca, Andrzej Szumowski. Si è discusso anche della cooperazione Italia–Egitto, in particolare nel contesto del Piano Mattei.
“Con i Salesiani, abbiamo avviato percorsi formativi concreti tra il Veneto e il Cairo, dove si trova il centro salesiano più grande al mondo. Questo è un esempio tangibile di come la formazione possa essere un potente strumento di diplomazia e sviluppo”, ha sottolineato. Infine, Donazzan ha ricordato il ruolo della nuova commissione Sede, di cui è membro effettivo, dedicata a difesa, spazio e sicurezza strategica europea. “Serve un approccio pragmatico, capace di trasformare gli investimenti in ricadute concrete per le nostre imprese e per la stabilità geopolitica dell’Europa”.