“La vicenda emersa in questi giorni dalla stampa secondo cui presso l’ospedale Goretti di Latina ci sarebbero dirigenti della Asl con mansioni da ufficio già sottoposti a vaccino anti-covid, mentre medici ed infermieri operativi nei reparti sono ancora in attesa, merita la necessaria chiarezza.
Per questo Fratelli d’Italia ha chiesto risposte direttamente al governatore Zingaretti e all’assessore alla sanità D’Amato, depositando un’interrogazione a firma del consigliere Righini.
Al netto delle passerelle che abbiamo visto lo scorso 29 dicembre, sembra che a Latina qualcosa nel piano vaccini non stia funzionando come dovrebbe. Il piano regionale vaccinale parla chiaro e stabilisce che hanno la priorità operatori sanitari e socio sanitari “in prima linea”, residenti e personale delle RSA e persone di età avanzata. I dirigenti con mansione da ufficio non rientrano in queste tre categorie.
Zingaretti e D’Amato devono fare chiarezza su quanto accaduto e, se i fatti emersi dalla stampa fossero confermati, andrebbero presi provvedere nei confronti dei responsabili che hanno disatteso quanto previsto dal piano, ristabilendo la giusta priorità nella somministrazione dei vaccini. È un atto di buon senso e di rispetto verso medici e infermieri che lottano tutti i giorni per assistere i malati, e verso i soggetti più deboli che non possono correre il rischio di contrarre il Covid. Andremo fino in fondo per accertare la verità dei fatti e porre fine a questa ingiustizia”.
Lo dichiarano in una nota il senatore e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Latina Nicola Calandrini e il consigliere regionale Giancarlo Righini