Disabili. Guidi (FdI): da Scanzi atto di violenza che ferisce. Posto auto è ‘patria sacra’

“La vicenda di cui si è reso protagonista lo scorso ottobre il giornalista iper-critico su chiunque Andrea Scanzi, quando ad Arezzo parcheggiò il suo grande Suv in un posto auto riservato ai disabili, potrebbe sembrare poca cosa. In realtà, il suo gesto non rappresenta soltanto un danno materiale al disabile, perchè non trovando parcheggio lo obbliga a cercare un altro posto sottraendo così alla sua vita momenti e occasioni per servizi o fare acquisti, ma rappresenta anche un danno psicologico. Infatti, lo costringe a riflettere in maniera inaccettabile, triste e pesante sulla sua disabilità, anche in un momento di impegno, svago o magari anche affettivo. Questo riflettere su se stessi per un torto sciocco, banale, e crudele, è un atto di grande violenza che ferisce al pari di uno schiaffo senza alcun motivo o di una parolaccia legata alla disabilità. Senza contare che il posto auto di un disabile dovrebbe essere considerato quasi una piccola ‘patria sacra’, intoccabile su cui però Scanzi ha pensato bene di parcheggiare il proprio Suv. Questa è la cultura che non dobbiamo accettare e non accetteremo mai. Piuttosto, in un periodo pesante come questo, in cui anche la nostra vita è messa costantemente in discussione, il nostro impegno deve essere non solo quello di riaffermare un’educazione civica, che va rispettata perchè ce lo impongono le regole, ma anche valorizzare le regole della coscienza e del cuore”.  

Lo dichiara Antonio Guidi, responsabile del Dipartimento disabilità ed equità sociale di Fratelli d’Italia.

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