“Quando parliamo di disagio e isolamento dei giovani non si possono non includere digitale e social media. L’informazione – che è strumento primario per approfondire la realtà e sviluppare capacità critica – oggi passa attraverso i social, che di fatto sono un regno anarchico dove fenomeni come la disinformazione si registrano sempre più. I dati dimostrano che vi è un declino nell’alfabetizzazione stessa della nostra società. È un problema di tutte le generazioni ma naturalmente i giovani – proprio perché utilizzano maggiormente la tecnologia – ne sono più esposti. Occorre risolvere alla radice questioni come influenze, fake news, o ancora video falsi costruiti ad hoc con l’IA. In 4a Commissione, sull’affare assegnato sulle ingerenze straniere nei processi democratici, è emerso come sia necessaria una risposta efficace a livello europeo alle varie forme di manipolazione dell’opinione pubblica. È noto infatti che paesi come Russia e Cina, ma anche altri come l’Iran, diffondano una propaganda anti-Occidentale e contro i valori fondamentali del nostro mondo libero sui social. È chiaro che tali ingerenze siano una minaccia ed inquinino il dibattito, esponendo i nostri giovani a vere e proprie narrative distorte. Sul fronte dei minori, l’Ue ha tracciato la linea con precise raccomandazioni che le piattaforme online saranno tenute ad applicare se accessibili ai minori.
Tra queste, il blocco di contenuti o utenti dannosi, il divieto di scaricare contenuti o la rimozione di quelli a carattere manipolatorio e pericoloso. Il Digital Services Act, poi, vuole proprio garantire un altissimo livello di sicurezza e di privacy per i più piccoli che usano le piattaforme. In questo scenario, occorre naturalmente anche introdurre misure di sostegno per i giovani, che vadano ad alleviare il disagio giovanile già presente. Il Governo Meloni si impegnato fortemente, nei suoi primi mille giorni, in tal senso, con investimenti senza precedenti. Dal coinvolgimento più attivo dei servizi sociali territoriali all’incremento del supporto psicologico nelle scuole, dal creare nuovi spazi di aggregazione per i giovani – penso a iniziative come il Modello Caivano, i bandi Sport e Periferie e Sport Illumina – alla prevenzione e lotta alle diverse forme di dipendenza, queste alcune delle azioni promosse”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi, a Rimini per un incontro sul disagio giovanile e sulle possibili misure di contrasto da adottare.