Disperato appello del marito di Asia Bibi all’Italia: «Salvateci, siamo in pericolo»

«Faccio appello al Governo italiano affinché aiuti me e la mia famiglia ad uscire dal Pakistan». È il drammatico appello al telefono con la fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre” di Ashiq Masih, marito di Asia Bibi. Mentre la donna resta ancora in carcere in attesa della registrazione della sentenza di assoluzione, la famiglia vive nella paura. Le proteste dei fondamentalisti islamici, che continuano a chiedere che Asia venga giustiziata, hanno costretto i familiari della donna a rimanere chiusi in casa in un luogo sicuro. Nei giorni scorsi anche l’avvocato difensore di Asia, Saif ul-Malook è stato costretto ad andare all’estero. «Siamo estremamente preoccupati perché la nostra vita in pericolo – dichiara l’uomo ad ACS – Non abbiamo neanche più da mangiare perché non possiamo uscire a comprarlo».

Ashiq chiede dunque asilo al Governo italiano e soprattutto un aiuto a lasciare il Pakistan. Al contempo l’uomo invita i media e la comunità internazionale a mantenere alta l’attenzione sul caso di Asia. «È stata proprio questa attenzione a tenerla in vita finora. E ringrazio in particolare Aiuto alla Chiesa che Soffre che, invitandoci al proprio evento del Colosseo rosso, ci ha offerto l’opportunità di parlare al mondo».

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha chiesto al Governo di «ascoltare la disperata richiesta di aiuto di Ashiq Masih: l’Italia conceda subito asilo politico a lui, a sua moglie Asia Bibi e ai suoi figli, minacciati di morte dagli estremisti islamici pachistani. L’Italia non si volti dall’altra parte». E su Twitter ha lanciato l’hashtag #SalviamoAsia.

Il movimento guidato da Giorgia Meloni aveva presentato nei giorni scorsi anche in Parlamento, attraverso il capogruppo in Commissione Esteri Andrea Delmastro, una risoluzione per impegnare l’Esecutivo a dare la disponibilità dell’Italia ad accogliere in Italia Asia e i suoi famigliari.

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Paolo Quadrozzi
Paolo Quadrozzi
Giornalista pubblicista, laureato in Scienze politiche con un master di specializzazione in Relazioni Istituzionali e Public Affairs. Si occupa di comunicazione politica e istituzionale.

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