Dissesto idrogeologico. Colombo (FdI): Con commissione parlamentare d’inchiesta sopralluogo alla cassa di espansione di Pizziconi nel Fiorentino, serve visione strategica per prevenire e investire su territori

“Oggi la Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico ha avviato l’ultima tappa di sopralluoghi con una visita alla cassa di espansione di Pizziconi, nel comune di Figline e Incisa Valdarno, in provincia di Firenze, un’opera per la sicurezza del territorio, ancora in costruzione dopo oltre vent’anni. Insieme ai sindaci di Figline e Incisa Valdarno e al tecnico della Regione Toscana, i commissari hanno potuto constatare che l’intervento è a buon punto, ma restano inevitabili alcune domande: perché un’opera così fondamentale ha richiesto tempi tanto lunghi? Perché si è deciso di intervenire solo cinquant’anni dopo la prima alluvione? La risposta, purtroppo, è anche politica: certe opere non portano consenso immediato, non generano ritorno elettorale, e così vengono accantonate, anche se decisive per la sicurezza dei cittadini e del territorio. Il percorso di audizioni svolto finora dalla Commissione ha consentito ai commissari non solo di approfondire il quadro normativo e gli assetti istituzionali preposti alla sicurezza idrogeologica, ma anche di stimolare ulteriori interrogativi: cosa è mancato per mettere davvero al sicuro la Toscana, il suo territorio, i suoi cittadini e le sue imprese?

La Toscana – e il suo sistema complessivo, sia di gestione dell’emergenza sia di prevenzione – ha saputo rispondere? Era pronta ad affrontare eventi di tale portata? Il reticolo idraulico, in particolare quello secondario, era in grado di reggere l’impatto? L’ordinaria attività di prevenzione e programmazione si regge su strumenti regionali – in particolare i Documenti Operativi di Difesa del Suolo – e su un sistema di manutenzione dei reticoli idraulici, soprattutto quelli secondari, che rappresentano una delle principali criticità riscontrate. In molti territori, infatti, la scarsa manutenzione, le difficoltà di intervento e persino l’opera impropria dell’uomo hanno contribuito ad aggravare i danni di piena e a rallentare la risposta del sistema. Serve dunque una visione strategica, fondata sulla prevenzione e non sull’emergenza, e sulla certezza che investire nella sicurezza del territorio non è una spesa, ma il più grande investimento per il futuro delle persone”. Lo dice Beatriz Colombo, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico.

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