Dl Aiuti, Calandrini (FdI): venti di crisi non siano pretesto per non discutere emendamenti

“Sul dl Aiuti in Senato è partita una corsa contro il tempo. Noi come Fratelli d’Italia non ci stiamo ad assistere immobili all’ennesimo decreto che arriva già impacchettato dalla Camera, con mera richiesta di ratifica da parte del Senato. Sul provvedimento sono stati presentati 126 emendamenti (di cui 94 di FdI) e 16 ordini del giorno, non è nulla che non si possa esaminare. Abbiamo il diritto di discutere gli emendamenti senza dare niente per letto o scontato. Capiamo che la maggioranza è in difficoltà, che spirano venti di crisi, ma ciò non può essere il pretesto per archiviare questo dl e per impedire alla Commissione Bilancio di intervenire. Per quel che ci riguarda non esiteremo a lavorare anche tutta la notte per portare a casa le modifiche necessarie a correggere un provvedimento sbagliato. È nostro dovere farlo, di fronte ad un Paese stremato dalla situazione economica, e a cui questo decreto avrebbe dovuto dare delle risposte. Attendiamo che la riunione dei capigruppo del Senato si pronunci rispetto alla calendarizzazione della seduta in Aula, dopo di che ho chiesto all’intera Commissione Bilancio di poter lavorare, come è giusto che sia, sugli emendamenti. Se ciò non accadesse sarebbe un fatto grave, l’ennesimo sgarbo alla democrazia perpetrato da questa maggioranza”.

Lo dichiara il senatore Nicola Calandrini, capogruppo di Fratelli d’Italia nella Commissione Bilancio.

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