“A coloro che ci accusano di cogliere l’occasione per sventolare una bandiera, rispondo che hanno ragione: con questo decreto portiamo in alto la bandiera della legalità, della dignità sociale, della giustizia, del diritto all’istruzione. Oggi a Caivano associamo parole come droga, stesa, corruzione, stupro. Domani, vogliamo, invece poter dire che esiste una comunità dove si vive nelle regole e nella speranza del futuro, nata dalla voglia di riscatto dei tanti cittadini onesti e dalla presenza dello Stato, che ha ripreso, nonostante le difficoltà più che evidenti e passo dopo passo, il controllo del territorio”.
Lo scrive in una nota la senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino.