“Con il Dl Calabria bis non solo si persevera lo scandaloso commissariamento della sanità calabrese da parte dello Stato, ma lo si fa sapendo che i risultati prodotti da 11 anni a questa parte, sia per quanto riguarda l’ammontare del debito che per ciò che concerne la griglia di somministrazione dei Lea, sono andati solo che peggiorando”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Franco Zaffini nel suo intervento in aula nella discussione sul decreto Calabria.
“Questo ennesimo decreto – osserva Zaffini – è solo un illegittimo esproprio di diritti costituzionalmente garantiti in un quando in cui dobbiamo rilevare una mobilità passiva di circa 300 milioni di euro di cittadini calabresi che si muovono dal proprio territorio per farsi curare fuori regione. E questo commissariamento si inserisce in un ulteriore quadro nazionale in cui si fa ricorso al voto di fiducia espropriando il Parlamento delle sue prerogative di discussione nell’ambito della manovra di bilancio. Il tutto – sottolinea Zaffini – dovendo rilevare che l’Italia è la nazione con il più altro tasso di spesa per il Covid (95 miliardi) con il tasso più basso di Pil in Europa e con il più alto numero di decessi. Senza contare che siamo la nazione con il più basso numero di vaccini a disposizione, fatta eccezione della Serbia, e senza un piano di riferimento nazionale cui le Regioni possano attenersi”.
“Siamo di fronte – conclude Zaffini – ad una vera e propria transumanza sanitaria, e non vale neanche la pena nominare tutti i commissari che in questi anni si sono succeduti in Calabria senza produrre risultati, tranne che citare un termine cui purtroppo ultimamente ci siamo dovuti abituare a pronunciare: vergogna”.