“I lavori su questo decreto “Fondone” non sono iniziati con i migliori auspici dopo che il viceministro Castelli ha detto sin da subito che il dl sarebbe stato difficilmente emendabile. Abbiamo notato la totale confusione della maggioranza: siamo stati facili profeti quando abbiamo detto che una compagine governativa del genere avrebbe causato più problemi e compromessi al ribasso che benefici per i cittadini. Lo abbiamo visto in questo caso, un testo di sei articoli con 166 emendamenti è stato per settimane terreno di scontro tra la maggioranza e un governo in vistoso imbarazzo. È la replica di quanto abbiamo vissuto con il PNRR, un piano che ci è arrivato infiocchettato in aula, già vistato dall’Europa e sul quale non abbiamo potuto modificare neppure una virgola. Ci auguriamo che almeno siano varate le riforme necessarie, giustizia, fisco e pubblica amministrazione tra le altre, per renderlo operativo. La sensazione che abbiamo e che constatiamo è che questo governo è troppo lontano dalla realtà per accettare un confronto serio, troppo impegnato a vivacchiare quel tanto che basterà per arrivare al semestre bianco e a riuscire a spendere i fondi che arriveranno dall’Europa. Noi di Fratelli d’Italia non chiediamo la luna, chiediamo interventi concreti, e su questo provvedimento, pur con tutte le lacune che abbiamo denunciato, per senso di responsabilità nei confronti degli italiani, il nostro voto sarà di astensione”.
Lo ha detto il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini in fase di dichiarazione di voto sul dl Fondone.