Il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi ha aperto la discussione generale in aula del Senato sul DL Infrazioni, di cui è relatore, dichiarando come l’insieme delle misure contenute nel provvedimento di conversione rafforzi ed amplifichi i caratteri identitari di una Nazione che, con la guida dal governo Meloni, conferma “l’impegno a migliorare la qualità e la diffusione del lavoro, la salute dei cittadini, il rispetto dell’ambiente sostenendo la diversificazione ecologica, la sicurezza energetica; un governo che opera incisivamente nella formazione dei giovani e della scuola. Le soluzioni individuate di concerto con le Istituzioni europee hanno in diversi casi rilevanza critica nell’attuazione del Mercato Unico, nel sostegno della crescita e dell’occupazione, nel creare condizioni più eque di concorrenza e nel riconoscere reciprocità e rispetto al ‘Made in Italy’, alla nostra tecnologia e ricerca. Un orizzonte vasto, quello cui guarda il governo Meloni con le soluzioni date a numerose procedure di infrazione, aperte e insolute da tempo, o in fase di pre-infrazione, o in alcuni casi soltanto ‘in fieri’ ma agevolmente prevedibili”.
“La finalità – ha aggiunto Terzi – è stabilire normative coerenti che possano chiudere 35 tra procedure di infrazione e pre-infrazione. Si tratta di una quota alta di interventi che dimostra la volontà del governo nel mantenere gli impegni europei e di credere nel progetto europeo, nel rispetto della sovranità degli Stati membri dell’UE e del principio di sussidiarietà”.