“Con l’approvazione dell’ordine del giorno di cui sono primo firmatario si impegna il governo a prevedere la retroattività della nuova legislazione in materia sanzionatoria introdotta col decreto lavoro. Si tratta di una riduzione delle sanzioni pecuniarie per l’omissione di versamento dei contributi di previdenza e assistenza sociale da parte dei datori di lavoro per importi non superiori ai 10.000 euro, commisurandone la misura all’importo omesso da un minimo del 150% ad un massimo del 400%. Il previgente regime sanzionatorio prevedeva sanzioni da 10.000 a 50.000 il che, tenendo conto che le omissioni sotto i 500 euro rappresentano circa il 70% del totale, ne rende evidente l’iniquità. Non solo, il loro recupero è stato minimo proprio perché la previgente disciplina delle sanzioni amministrative non favoriva il recupero dei contributi e delle sanzioni ed era inutilmente vessatoria rispetto ai datori di lavoro. Per una piccola azienda tali somme possono essere dirimenti al fine del mantenimento o della liquidazione dell’attività con scarsissima probabilità di effettivo recupero del debito. Per questo era importante rendere retroattiva la nuova disciplina più equa introdotta dal governo Meloni che interesserà oltre un milione di imprese”. Lo dice Marcello Coppo, deputato di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Lavoro alla Camera.