“Ho sentito nel corso del dibattito parole positive e altre meno. Si è parlato di arroganza del governo Meloni, di esaltazione della precarietà. Si è accusato questo esecutivo di colpire i poveri, di favorire le disuguaglianze: parole che non fanno il paio con la realtà. Noi rispondiamo con una parola molto importante: sostenibilità. Il Paese deve sostenersi, le imprese e i cittadini devono potersi mantenere. E questo si ritrova nel lavoro che Meloni e tutti i ministri stanno compiendo nel mondo e sui mercati finanziari. Lo Stato deve essere sostenibile e i segnali che arrivano, come lo spread che scende e il Pil che sale, mostrano la tenacia della nostra economia. Altre parole importanti che voglio sottolineare sono resilienza e dignità. La dignità si ritrova nel lavoro e non rimanendo stesi sul divano. Altra parola che voglio enfatizzare è sacrificio. L’ascensore sociale si fonda sul sacrificio e non è vero che creiamo nuovi schiavi. Anzi, così dicendo diamo uno schiaffo ai nostri padri e ai nostri nonni che hanno faticato una vita per raggiungere uno stato di benessere. Noi non neghiamo un diritto. E non discriminiamo. Non vogliamo dividere l’Italia tra sfruttatori e sfruttati, ma intendiamo migliorare la qualità della vita di chi lavora sodo e delle loro famiglie”.
Lo dichiara in Aula il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.