“Quello del riordino dei ministri è più un provvedimento da manuale Cencelli che un vero e proprio decreto amministrativo, i nostri emendamenti per migliorarlo sono stati respinti ma Fratelli d’Italia boccia queste misure più per la logica che ne è alla base”.
Lo ha dichiarato in aula il senatore di Fratelli d’Italia Patrizio la Pietra, nella discussione sul dl del riordino dei ministeri.
“Anche quello della transizione ecologica – osserva La Pietra – rappresenta non soltanto un cambio di denominazione ma l’ultima scusa per giustificare l’ingresso in questo governo da parte del M5S, il partito del no a tutto ma del sì comunque alle poltrone”.
“Stesso discorso vale per il cambio di nome del ministro dei Trasporti in quello della Mobilità sostenibile. Un settore, quello dei trasporti, che mai come adesso che attraversiamo la crisi pandemica necessita di interventi strutturali e non di cambi di etichetta senza sostanza. Abbiamo un ministero del Turismo – sottolinea La Pietra – battaglia che abbiamo condotto come Fratelli d’Italia ma siamo anche qui ad un ministero senza portafoglio sul quale occorrerà lavorare per un settore in crisi profonda. E chiediamo l’istituzione di un ministero del Mare, per riunire in un unico dicastero le competenze sulle regole della pesca che quelle della tutela dei nostri mari”.
“Siamo un’opposizione responsabile – conclude La Pietra – non vogliamo fermarci nel fare la nostra parte per il bene dell’Italia ma quello che vediamo non appartiene alla cultura di governo di cui siamo portatori. Siamo di fronte ad una maggioranza che più che al riordino dei ministeri, per il bene del Paese, dovrebbe riordinare le idee confuse e contraddittorie oppure, cosa per noi auspicabile, rendere la parola ai cittadini”.