“Il decreto di cui discutiamo ha lo scopo di incorniciare le Ong nel diritto internazionale, tra difesa della vita umana e ordine e sicurezza pubblica: basta illegalità. Le nuove norme vogliono regolamentare i salvataggi multipli, fattore controverso delle attività delle Ong. Poi non si può pretendere che il porto più sicuro sia anche il più vicino. Non si capisce perché il governo non possa decidere il porto più opportuno, magari per il semplice motivo di evitare che si creino situazioni drammatiche come quello che accade negli hotspot di Lampedusa. Le Ong non sono gli unici ‘occhi’ sul Mediterraneo, la stragrande maggioranza dei salvataggi in mare viene svolto da corpi che fanno capo al governo italiano. E regolamentare le Ong non vuol dire condannare a morte i migranti, ma al contrario, salvare vite, contrastare l’immigrazione illegale, stroncare il business degli scafisti e dell’accoglienza”.
Lo dichiara in Aula la senatrice di Fratelli d’Italia, Marta Farolfi.