“Questo non è un decreto che impedisce il soccorso in mare, non è un decreto contro le ong, questo è un decreto che ha come obiettivo quello di salvare vite umane e di farlo nella maniera più decorosa e sicura possibile”. A dirlo, in Aula, il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Raimondo, capogruppo di FdI in Commissione Trasporti di Montecitorio e relatore per il decreto-legge 2 gennaio 2023, n. 1, sulla gestione dei flussi migratori.
“Il testo, modificato in sede di discussione in Commissione, rispetta il diritto internazionale e nazionale in materia di diritto del mare e di diritto d’asilo, il Trattato di Lisbona, le Convenzioni delle Nazioni Unite che disciplinano la materia e, non da ultimo, la nostra Costituzione. Con il decreto in esame, tra l’altro, l’Italia si riappropria del suo sacrosanto diritto di decidere quale sia il luogo più adeguato a fare sbarcare le persone recuperate in mare per gestire al meglio le operazioni di soccorso e di prima assistenza, una sua prerogativa sovrana, e lo fa solo ed esclusivamente per salvare vite umane, obiettivo che dovrebbe essere condiviso da tutti”, conclude.