“Il decreto legge sulla scuola è insufficiente e ci trova fortemente contrari perchè su molti punti presenta criticità. Riteniamo scandaloso, come afferma la ministra Azzolina che il ministero non sia in grado di aggiornare le graduatorie. Ancora una volta vengono colpiti e umiliati i nostri precari della scuola, coloro che ne hanno retto le sorti in questi anni e che ne hanno fatto la storia. FdI da sempre è a favore della stabilizzazione del personale precario. Non si capisce per quale ragione ci si accanisce a portare avanti il concorso a tutti i costi, quando invece abbiamo personale docente che da anni dà prova di professionalità sul campo e che in questo momento sarebbe la soluzione più immediata e sicura. Anche perchè sarebbe incomprensibile fare i concorsi in questo momento di emergenza sanitaria, che peraltro non sappiamo ancora quando terminerà”. A dirlo il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, capogruppo in Commissione Istruzione.
“Ed vergognoso – continua il senatore Iannone – che non si presti attenzione alle nostre scuole paritarie, che nonostante le nostre iniziative segnalate al ministro questo mondo continui ad essere ignorato e considerato figlio di un Dio minore. In questo decreto non sono riconosciuti i ristori per le rette alle famiglie, nessun aiuto per la didattica a distanza e tutto questo è figlio di un pregiudizio ideologico del M5S che, addirittura, nel suo programma elettorale puntava all’abolizione delle scuole paritarie. Sarebbe opportuno ricordare, in particolare, che per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e quella primaria le scuole paritarie raccolgono il 70 per cento del mondo della formazione.
“Infine, i collaboratori scolastici e il personale ATA per i quali non viene messa in campo alcuna misura in loro favore. Persone che reggono le sorti della scuola e che non hanno visto riconosciuto alcun vantaggio, e che hanno svolto attività anche oltre i compiti a loro attribuiti. Penso alla sanificazione degli ambienti, che in molti casi hanno dovuto svolgere con metodi artigianali, e al fatto che hanno continuato a lavorare anche a didattica sospesa, una scelta che a noi risulta incomprensibile. FdI, quindi, si batterà fino in fondo per cambiare un decreto per dire no ad un concorso che mortifica il lavoro di professionisti seri, per dire sì all’aggiornamento delle graduatorie e ad una vera valutazione dei nostri alunni e ad una stabilizzazione dei nostri precari” conclude il senatore di FdI.