“Il DL Sostegni ter in discussione in questi giorni in Commissione Bilancio era già insufficiente quando è stato emanato dal Governo, ma è del tutto superato ora, con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Servono interventi diversi e strutturali. Fratelli d’Italia ha fatto le sue proposte, ma la maggioranza le ha bocciate tutte. Abbiamo famiglie e imprese sull’orlo del baratro a causa dell’importante aumento del costo dell’energia, che si è aggiunto alle conseguenze della pandemia. Probabilmente andrà fatto un altro scostamento di bilancio, stavolta con interventi mirati che vadano nella direzione di aiutare il nostro tessuto economico fronteggiando il caro bollette, calmierando il costo delle materie prime e garantendo investimenti sul lavoro. Ci sono migliaia di imprese che stanno soffrendo anche a causa dei debiti contratti durante la pandemia. La rottamazione ter non è stata sufficiente, tanto che 500.000 aziende non sono riuscite a beneficiarne e di certo non possono permettersi di pagare ulteriori cartelle in arrivo. Bisogna procedere con un inventario e una ristrutturazione del debito se il governo veramente vuole recuperare 2,5 miliardi di euro di mancate entrate. Sono magari le stesse imprese che hanno contratti in essere con la pubblica amministrazione e che non riescono ad onorarli in virtù dell’aumento dei costi che devono sopportare. Questo contesto insomma rischia di produrre dei disastri a catena. In questo scenario anche l’Unione Europea dovrà fare la sua parte. È necessario che l’UE continui a mantenere disattivate le clausole di salvaguardia relative al patto di stabilità e mantenga allargati i cordoni della borsa senza strette né sul bilancio dello Stato né su quelli degli enti locali. Rischiamo una catastrofe, tutti dobbiamo agire con buon senso e responsabilità, nessuno può limitarsi a restare a guardare”.
Lo ha dichiarato il senatore Nicola Calandrini, capogruppo di Fratelli d’Italia nella V Commissione Bilancio, intervenendo in chiusura dei lavori sul DL Sostegni-ter.