L’Assessore Regionale al Lavoro del Veneto e Responsabile Nazionale Lavoro e Crisi Aziendali di Fratelli d’Italia Elena Donazzan interviene così sul piano industriale e sul bilancio dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro – ANPAL: “un piano industriale atteso per mesi, rimandato più volte, ridiscusso in IX Commissione della Conferenza Stato-Regioni a cui partecipo ed infine approvato con il voto contrario del rappresentante delle Regioni. Stiamo parlando di un piano industriale debole, con una previsione triennale che nemmeno tiene conto della crisi generata dalla pandemia Covid 19, e che contrasta con le competenze delle Regioni sulle politiche attive del lavoro“.
“Ho duramente criticato questo piano industriale, passato in CdA nonostante la contrarietà delle Regioni: ancora peggio è invece quanto accaduto in sede di approvazione del bilancio di ANPAL Servizi, di cui il prof. Domenico Parisi è Amministratore unico, approvato con il suo solo voto favorevole dopo aver interpretato il voto del Presidente – ovvero di se stesso – come voto doppio” continua Donazzan, “forse in Mississippi il diritto prevede questo, ma in Italia no: non ha senso approvare così un bilancio, complessivo delle tante note spese (160 mila euro tra voli e autista) anche relative a quei tanti viaggi che portano il Presidente Parisi – a spese della collettività italiana – a rientrare, con certa frequenza, in Patria, la sua“.
L’esponente veneta di Fratelli d’Italia commenta poi gli aspetti legati alle assunzioni del personale: “lavoratori storici o consulenti amici? Avevamo richiesto, come Regioni, che si onorasse gli impegni presi ancora con il Ministro Poletti, ovvero che si stabilizzassero in ANPAL i lavoratori storici, personale di esperienza che lavora da tempo con le Regioni, prima in Italia Lavoro e ora in ANPAL” ricorda Donazzan, “ma scopriamo che invece si è aperta una trattativa, o meglio un braccio di ferro, con il Direttore ANPAL per usare la richiesta delle Regioni per far passare altre 60 persone a tempo indeterminato e 277 in collaborazione che non erano previste tra i collaboratori storici. Magari un modo per sistemare un po’ di navigators?“.
“Inaccettabile che il Movimento 5 Stelle, che ha reso a tutti la vita impossibile con il decreto dignità predicando la lotta al precariato, tenga bloccata la stabilizzazione di gente che lavora da anni in ANPAL per far passare avanti persone di cui non si sa nulla. Degni compagni di viaggio del Partito Democratico, che ha permesso la cancellazione dei voucher che oggi sarebbero fondamentali per aiutare le imprese e i lavoratori” afferma ancora Donazzan, “politiche del lavoro fallimentari soprattutto in un momento delicato come questo, ed un uso personale degli strumenti pubblici: tutto questo è inaccettabile!“.
Sulla vicenda interviene anche il deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, capogruppo della commissione lavoro alla Camera, che da tempo denuncia la disastrosa direzione di Parisi: “a questo punto è inevitabile porsi dei dubbi sull’adeguatezza del Ministro del lavoro Catalfo che, di fatto, sta proteggendo la posizione di Parisi. Chiediamo da mesi che il presidente dell’Agenzia venga rimosso, con richiesta di indennizzo del danno economico che ha causato all’Agenzia, ma dal Ministero solo immobilismo“.