“Questa terza edizione di ‘Donne coraggiose’, organizzata dalla ‘Rete civica delle Donne’, presieduta da Antonella Sambruni, ha trasformato un’intuizione in un appuntamento ricorrente nel desiderio di dare continuità a tutto ciò che orbita attorno al pianeta femminile e sottrarlo alla occasionalità e alla strumentalità. La volontà di rinnovarlo ogni anno ha creato una rete di donne che si passano il testimone e trasmettono i valori della solidarietà e del coraggio. Quando queste donne, nel corso della loro vita, hanno incontrato difficoltà e sono diventate degli esempi. Questo premio agisce in molti settori e non premia ‘eccellenze’ in quanto tali transitate nel circuito mediale ma premia donne che hanno fatto scelte di semplicità e umanità nel campo delle professioni, dell’amministrazione, della sanità, dello sport, della scienza, della difesa, della sicurezza, dei diritti. Mi ha particolarmente colpito il fatto che queste scelte siano diventate l’esempio della cultura del dono. Dono verso se stesse e verso gli altri. Quando si ha la fortuna di avere un cuore grande bisogna metterlo a disposizione degli altri. Un altro aspetto che voglio sottolineare è quello dell’identità. Questo premio dimostra che non bisogna rinunciare alla propria identità e che la società si esprime al meglio nel rispetto delle differenze. È l’omologazione che crea contrasti. Mentre la diversità favorisce l’espressione di più nobili sentimenti. L’inclusione, la complementarietà, l’amicizia, l’amore, la solidarietà, la cultura del dono e del sacrificio si possono rintracciare nelle diversità. Una giornata che anticipa di poco la festa della donna, riempiendola di meravigliosi contenuti”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervenendo presso la sala della Regina alla premiazione ‘Donne coraggiose 2025’, terza edizione.