La vicenda riguarda le dichiarazioni di Donzelli sul “passaggio di denaro fra il Partito democratico e la Eventi 6 della famiglia Renzi”. Il sindaco di Rignano Daniele Lorenzini, infatti, raccontò di “un finanziamento di 10 mila euro”. Soldi, aggiunse, “messi a disposizione” da “Tiziano Renzi per conto del Pd di Rignano” e il cui “mandatario” sarebbe stato l’imprenditore e amico della famiglia Renzi, Carlo Russo. Il sindaco Lorenzini parlò poi di una “fattura da 10.400 euro pagata alla Eventi 6” della famiglia Renzi.
“La famiglia Renzi ancora una volta ha provato a calpestare i diritti dei politici e dei giornalisti di esercitare il loro diritto di critica, ma non ci sono riusciti – sottolinea Donzelli – un metodo minatorio ed inaccettabile da respingere con forza”. “Si tratta dell’ennesimo tentativo fallito nei miei confronti da parte del ‘giglio magico’: dopo il sindaco Nardella e il padre dell’ex Ministro Lotti, ora la giustizia mi dà ragione anche contro la famiglia Renzi. Combattere contro questi soprusi – conclude Donzelli – è mio dovere e continuerò a farlo ancora a difesa dell’interesse pubblico”.