Dossieraggio. Foti (FdI): posizione defilata del Pd desta perplessità

“Quanto uscito fino ad ora sullo scandalo dossieraggio non è che la punta dell’iceberg di una inchiesta che presenta ancora molti profili da chiarire, come autori e mandanti. Il procuratore Raffaele Cantone ha definito il caso un vero e proprio verminaio, sottolineando come vi sono stati centinaia di accessi che non verranno mai scoperti e di cui sono stati cancellati i dati. Di fronte a questa preoccupante attività di spionaggio, che interessa prevalentemente il periodo compreso tra l’1 novembre 2019 e il 24 novembre 2022, la posizione defilata della sinistra, e in particolare modo del PD, lascia perplessi. Da quanto trapela dalle prime indagini, appare essere stato messo in atto un tentativo di condizionare la composizione del nuovo governo Meloni, attraverso l’acquisizione illecita e la diffusione strumentale di notizie false. Se così fosse si configurerebbe un atto di natura eversiva. A parti inverse la Schlein avrebbe occupato la Camera, Fratoianni e Bonelli il Senato e Landini avrebbe già organizzato uno sciopero generale di 48 ore. Ma visto che i principali personaggi dossierati appartengono al centrodestra, si registra una insolita calma piatta, che subodora di acquiescenza”.

Così in una nota Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

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