“L’intervento del presidente Conte sulle misure contenute nell’ultimo Dpcm, l’ultimo di una serie di 15, non è stato convincente e ha mostrato in tutta evidenza il fallimento del governo nella gestione della pandemia, un governo dotato di risorse e poteri mai visti nella storia repubblicana, nonostante sin dal suo inizio, nove mesi fa, suggerivamo soluzioni, come quella dei tamponi a tappeto, che se attuate oggi ci avrebbero messo al riparo. Solo infatti adesso si stanziano 30 milioni per un accordo con i medici di base per far effettuare i tamponi, cosa che doveva essere fatta dopo nove giorni. Il governo ha fallito sugli studi di sieroprevalenza, sul tracciamento della app immuni che gli italiani non hanno scaricato, sulla tenuta delle nostre imprese, che hanno chiuso in 45mila in base ai dati di Unioncamere. Il risultato di questo modo di fare è anche il non aver realmente voluto coinvolgere l’opposizione restando sordi alle sue proposte, salvo sempre richiamarsi ad un’unità che nei fatti non si è resa mai possibile. E si è creata una doppia percezione negativa nell’opinione pubblica, sia di insicurezza sanitaria che di profonda ingiustizia, per provvedimenti per insufficienti e di comprensibili. Un clima che sta ora provocando le proteste cui stiamo assistendo. Se Conte vuole davvero compiere un gesto unitario si faccia da parte, ci restituisca un Paese normale è un Governo normale e consenta all’Italia di ripartire per davvero”.
E’ quanto ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia Franco Zaffini intervenendo in aula sull’informativa del premier Conte.