“Riduzione del rapporto deficit-pil al 3%, che ci porterà ad uscire dalla procedura di infrazione con due anni di anticipo; conseguente decremento del debito pubblico, che ci permetterà di liberare risorse; crescita del Pil: il documento di finanza pubblica conferma l’ottima azione del Governo Meloni nella gestione sostenibile dei conti pubblici, partendo da una situazione ereditata di straordinaria fragilità. Senza avere la bacchetta magica, abbiamo tagliato il cuneo fiscale, recuperato dall’evasione, aumentato gli occupati e aumentato del 3,4% i redditi. Ecco perché è un falso storico raccontare che questo esecutivo ha aumentato la pressione fiscale, partendo dal singolo dato dell’incremento delle entrate tributarie. Adesso è il momento di puntare su una politica industriale che non sia la vittima di politiche ambientaliste ideologiche che demonizzano l’energia nucleare. L’assoluta prudenza e pragmaticità di questo Governo genera ricchezza, i numeri lo certificano”. Così il senatore di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Finanze, Giorgio Salvitti, intervenendo in dichiarazione di voto sul Dpfp.