Niente, non ce la facciamo.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, durante la conferenza stampa di venerdì scorso, ha evidenziato che anche in zona rossa la scuola sino alla prima media continuerà in presenza perché le evidenze scientifiche mostrano come la scuola primaria non sia di per sé una fonte di contagio.
Lo sono invece tutte le attività para e peri-scolastiche, ovvero trasporti e attività sportive. Per questo è opportuno mantenere in vigore tutte le altre restrizioni.
Per cui ci risiamo.
Non essendo in grado di offrire un servizio di TPL sicuro ed efficace per gli utenti il Governo ritiene opportuno evitare gli spostamenti con i mezzi pubblici e mantenere la didattica a distanza per i ragazzi. Nonostante gli investimenti effettuati in questo ultimo anno. Che evito di ricordare.
Si ritorna a parlare di Trasporto Pubblico. È doveroso. Il tema è sempre lo stesso. Assenza di organizzazione, visione strategica e programmatica, piano degli orari della città. Ancora una volta la miopia del Mit produce insicurezze negli enti locali e nelle Regioni. E nelle famiglie che si trovano ancora una volta ad affrontare da sole una esperienza sociale molto difficile.
Non ci stanchiamo di evidenziare come la chiave di volta sia un’attenta organizzazione collettiva nazionale, come è giusto che sia in questo grave momento. Ancora più di prima ritengo che lo strumento della pianificazione, a parità di risorse economiche, organizzative e strumentali, sia l’arma vincente per soddisfare le enorme richieste ed esigenze dei cittadini.
Dobbiamo fornire un sistema di trasporto collettivo in linea con le esigenze e le criticità del momento. Sfruttiamo l’esperienza di un anno e con coraggio diamo risposte agli studenti affinché possano rientrare a scuola in presenza. È il minimo per quanto stanno vivendo.
Ad maiora.