Secondo quanto riferito, la 22enne turista inglese Grace Millane, uccisa in Nuova Zelanda lo scorso anno, era iscritta ai siti di incontri BDSM, cioè quei siti che mettono in contatto persone che prediligono il sesso estremo, fatto di fantasie basate sul dolore, il disequilibrio del potere, l’umiliazione tra due o più partner adulti e consenzienti. Fu proprio Grace, quindi, a pretendere dal suo partner il ‘soffocamento’ al momento dell’orgasmo, abitudine piuttosto diffusa per chi predilige certe pratiche, ma anche parecchio rischiosa. Se va male, se non ci si sa controllare, se subentra qualche fattore imponderabile, si fa presto a rimetterci la vita. Un incidente quindi, quello che avrebbe portato alla morte la bella Grace durante un amplesso, è questa la linea di difesa dell’uomo che oggi siede alla sbarra ed è accusato dell’omicidio della ragazza.
L’imputato, di cui non possiamo riferire il nome per motivi legali, sostiene che Grace è morta accidentalmente durante il sesso consensuale nel suo appartamento di Auckland lo scorso dicembre, e insiste che è stata lei a pretendere ‘le mani sul collo’ nel momento clou del rapporto sessuale. Durante questa prima udienza, i giudici hanno anche ascoltato le dichiarazioni della polizia che pare abbia rintracciato i messaggi inviati da Grace su due siti di incontri BDSM, chiamati Whiplr e FetLife.
Grace era stata attiva sul sito solo un’ora prima di incontrare l’imputato fuori dal casinò SkyCity, nel centro di Auckland, secondo i dati recuperati da Whiplr. Nella sua dichiarazione letta in aula, il suo ex compagno ha affermato che lui e Grace avevano studiato come praticare il soffocamento in sicurezza. ‘Quando l’abbiamo immaginato, sapevamo che la parola era asfissia’, ha detto alla polizia. ‘Grace e io abbiamo discusso di tenere le mani larghe e sul lato del collo, mai davanti.
‘Noi avevamo anche una parola sicura che interrompesse qualsiasi azione in caso di necessità. Avevano deciso che doveva essere qualcosa come ‘tartaruga’ o comunque niente che potesse entrarci con quello che stavamo facendo. Grace e io abbiamo usato anche una pratica di tapping. Se Grace mi avesse toccato tre volte, mi sarei fermato immediatamente. Grace era convinta di volerlo fare e sicura che non ci fossero questi grossi rischi. L’aveva già fatto precedentemente e non solo con me. Io mi fidavo di quello che diceva e voleva lei, perché era Grace ad avere esperienza in materia e non io. Ne avevamo parlato a lungo, Grace e io, ed avevamo avuto anche l’accortezza di discutere non solo degli aspetti fisici ma quelli psicologici della pratica del BDSM. “
Alla giuria è stata anche letta una dichiarazione di uno degli amici di Grace, che ha riferito delle confidenze della 22enne. Secondo quest’ultimo, ‘ Grace si è divertita con il suo compagno a ‘mettersi le mani al collo’. “, il ragazzo ha poi aggiunto: ‘Non riesco davvero a ricordare le parole esatte usate da Grace, ma era qualcosa del genere, detto in modo scherzoso mentre parlavamo di sesso con i nostri partner. Si trattava di trascorrere una di quelle notti in cui sei davvero, davvero attratto l’uno dall’altro o quando eri particolarmente eccitato, facendo qualcosa di diverso. Personalmente”, ha continuato il ragazzo. “ Ho avuto l’impressione che si trattasse di un sesso normale ma forse più ruvido del solito.”
“ Le prove dimostrano che Miss Millane era una giovane donna amorevole, brillante, intelligente e solare. ‘Questa è la sua reputazione e la sua memoria all’inizio di questo processo, e resterà tale anche alla fine di esso. Il fatto che dobbiamo discutere tra noi su ciò che le piacesse fare in camera da letto, non deve avere alcun impatto sulla sua reputazione.” L’avvocato ha anche aggiunto: “È importante che siamo pienamente informati. Non è tempo di imbarazzo o immaturità. ‘Se questa coppia si dedicava ad attività sessuale consensuale che includesse la pressione esercitata sul suo collo con il consenso della persona, e se poi incidentalmente sia andata male, non trasforma quanto accaduto in un omicidio. La morte attraverso questa pratica è fortunatamente rara, ma succede e purtroppo è successo a Grace.” Mansfield ha affermato che l’imputato ammette che la vittima è morta per la pressione che le ha posto sul collo, ma ha affermato che le prove degli esperti suffragano la sua tesi e cioè che il soffocamento in corso era consensuale e non violento.
La corte ha anche ascoltato oggi periti e testimoni di una potente sbronza presa la fatidica sera sia da Grace che dal suo partner e che forse potrebbe aver influito sulla morte della ragazza.
La rinomata patologa Fintan Garavan, che appare come esperta testimone della difesa, ha detto alla giuria che una combinazione trai ostruzione del flusso sanguigno, pressione sul sistema nervoso e l’ubriacatura di Gracee potrebbe essere causa di una rapida morte. Sulla scena dell’accaduto, inoltre, non c’erano segni che Grace avesse lottato. L’avvocato difensore Ian Brookie ha detto che Grace ha bevuto quattro cocktail di mango, uno di tequila, due cocktail di whisky e ha condiviso tre brocche da mezzo litro di margarita e sangria con il suo presunto assassino durante la loro serata fuori. ‘E’ molto probabile che l’alcool sia diventato un importante giocatore indiretto nel causare la morte’, ha detto, spiegando che essere ubriachi potrebbe chiudere una ‘valvola di sicurezza’ che normalmente indurrebbe qualcuno a combattere per respirare. Il dottor Garavan, che ha esaminato centinaia di fotografie del corpo di Grace, ha concordato che la causa principale della morte era l’asfissia, ma non ha escluso che l’abuso di alcol possa essere stato una concausa.
Seguiremo gli esiti del processo.