Economia, Fantozzi (FdI): “Abbiamo portato in Commissione Aree Interne il riconoscimento dello “stato di disagio” per le Colline del Candia”

Quieti-Cancogni-Amorese: “La concessione dello stato di disagio permetterebbe alle imprese, agroalimentari e turistiche, di poter accedere ai contributi regionali includendo anche l’amministrazione comunale, che si è già interessata ed ha iniziato l'iter per ottenere lo “stato di disagio” presso la Regione”

“Abbiamo portato in Commissione Aree Interne il riconoscimento dello “stato di disagio” per le Colline del Candia chiedendo la calendarizzazione della discussione sul tema, che consideriamo come prioritario per il rilancio e lo sviluppo della provincia di Massa Carrara. Per portare avanti un progetto di promozione della parte di territorio pedemontano, che include le colline del Candia, molto passa dall’avere dalla Regione il riconoscimento dello “stato di disagio”. Lo richiederebbero il periodo, le scorie dell’industrializzazione a cui non è seguita l’adozione di modelli di sviluppo alternativi, l’erosione delle coste, le gravi problematiche ambientali e una serie di indicatori economico-sociali che relegano la provincia di Massa-Carrara fra le zone più periferiche della Toscana –sottolinea il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, componente della Commissione Aree Interne- La concessione dello stato di disagio permetterebbe alle imprese del territorio di poter accedere ai contributi regionali.”

“Per chi non conosce la nostra zona è difficile comprendere che il nostro territorio è molto complesso e diverso da zona a zona (mare, colline, montagna). L’insediamento industriale fatto dopo gli anni sessanta ha causato danni ambientali e dopo l’addio delle industrie i danni economici e i problemi legati alla disoccupazione sono stati devastanti -fanno notare il responsabile provinciale del dipartimento agricoltura FdI, Bruno Quieti, il coordinatore comunale FdI Massa, Alessandro Cancogni, ed il capogruppo FdI a Massa, Alessandro Amorese- Altra problematica del territorio è rappresentata dal porto di Carrara che negli ultimi trent’anni ha causato un enorme problema di erosione sulla costa apuana. Alla luce di tutto ciò, non solo sarebbe da approvare lo “stato di disagio” nella zona pedemontana ma andrebbe allargato a tutto il territorio massese. Tale riconoscimento permetterebbe alle nostre imprese, agroalimentari e turistiche, di poter accedere ai contributi regionali includendo anche l’amministrazione comunale, che si è già interessata ed ha iniziato l’iter per ottenere lo “stato di disagio” presso la Regione. Massa ne ha assolutamente bisogno. Inoltre, dato che dovrebbero essere tracciate anche le nuove mappature regionali delle nostre zone montane, non rinunciamo a valutare, se ci fossero le condizioni, anche la richiesta di “zona montana”.”

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