Economia Toscana. Fantozzi – Capecchi (FdI): “La Toscana è ferma. Serve un cambio di passo sul fronte lavoro”

“Leggiamo le cronache nazionali di questi giorni sulle questioni economiche e sociali.

L’Inps annuncia un aumento di 410.000 contratti in più e un calo netto dei licenziamenti per motivi economici.

Col plauso della parte più responsabile del mondo sindacale, viene effettuato un taglio del cuneo fiscale che riguarderà una vasta platea di lavoratori con reddito lordo fino a 35mila euro annui.

Il mondo delle imprese e quello delle pubbliche amministrazioni, inclusi tanti comuni a guida Pd, saluta con sollievo l’abolizione del reato di abuso di ufficio, visto come un ostacolo allo sviluppo e alla cantierizzazione di opere pubbliche.

Secondo le indicazioni comunicate dall’Istat, nel primo trimestre 2023 il Pil italiano ha registrato un aumento dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e una crescita dell’1,9% nei confronti del primo trimestre del 2022.

Leggiamo invece, sui medesimi temi, le cronache regionali.

Il Pil toscano è ancora 4 punti percentuali sotto il pre-Covid, a differenza del resto del Paese che ha già recuperato.

Secondo uno studio di Bankitalia, la nascita di aziende giovanili (18-34 anni) è calata del 18%, e la riduzione marcata dell’import potrebbe avere presto effetti disastrosi su settori quali tessile e metallurgia. E sono molti altri i settori oggetto della nostra attenzione.

Per non parlare della gestione delle crisi aziendali, da noi gestite da un consigliere speciale di Giani, con risultati non brillantissimi, come si legge nelle cronache quotidiane.

Di recente abbiamo proposto un nuovo approccio al tema, sul modello della Regione Veneto; un approccio che parte dall’idea che la difesa dei livelli occupazionali vada di pari passo alla difesa della capacità produttiva.

E, a proposito di ritardi – che impattano eccome su lavoro, produttività ed occupazione – non si può non tornare a parlare di infrastrutture. Nessuna persona dotata di onestà intellettuale può negare che la Toscana è rimasta indietro nella realizzazione di opere pubbliche: ci sono porti non collegati con l’interno della Regione, ferrovie non attrezzate, strade e autostrade prive da tempo di adeguata manutenzione e ammodernamento. E grande è la confusione sotto il cielo, perché il Presidente Giani crea una struttura, Toscana Strade, e fornisce versioni differenti sulle sue competenze: a taluni dice che si occuperà solo di FI-PI-LI, ad altri di tutte le strade regionali. Fatto sta che la principale arteria che collega Firenze alla costa è un colabrodo e non è sicuramente degna della nostra Regione” lo dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi e Alessandro Capecchi (vicepresidente della Quarta Commissione).

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