“Ancora una volta il Consiglio d’Europa, attraverso l’ECRI, cede alla tentazione di interpretare la realtà con le lenti dell’ideologia progressista. Chiedere all’Italia uno studio sulla presunta profilazione razziale da parte delle forze di polizia è una scelta miope e profondamente ingiusta. Le nostre forze dell’ordine sono un presidio di legalità, un punto di riferimento per i più deboli e i più fragili. Sono proprio loro a salvare vite in mare, ad assistere le donne vittime di violenza, a intervenire nei quartieri più difficili, a tutelare i cittadini onesti e chi è rimasto indietro. Il loro impegno quotidiano è motivo di orgoglio per l’Italia. Il Consiglio d’Europa sembra ormai aver smarrito la propria missione originaria: da garante dei diritti umani e delle libertà fondamentali, si è trasformato in un osservatorio ideologico che giudica gli Stati membri secondo griglie precostituite, lontane dalla realtà e dai bisogni concreti dei cittadini europei”.
Lo dichiara il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini, Presidente della delegazione parlamentare italiana al Consiglio d’Europa.