Editoria, Mollicone (FdI): “Bene pdl lettura, FdI rilevante”

“I dati ISTAT mostrano uno scenario inquietante sulla diffusione della lettura: il 60% degli italiani non legge libri, e i “lettori forti” sono una minoranza. Considerati i dati, ben al di sotto della media europea, dobbiamo considerare di vivere una vera e propria “emergenza lettura”.
Siamo soddisfatti della proposta di legge emersa dai lavori di commissione, in cui Fratelli d’Italia ha visto ben due leggi abbinate: una del sottoscritto, sull’editoria scolastica digitale e l’editoria in generale, e a firma della collega Vicepresidente di commissione Frassinetti sulla promozione della lettura di opere letterarie italiane.
Il provvedimento presenta numerose prescrizioni proposte da noi e poi accolte.
La legge stanzia 3,5 milioni per il Piano nazionale di azione per la promozione della lettura che ha tra i suoi obiettivi quelli della diffusione dell’abitudine alla lettura, e due punti inseriti proprio grazie alla nostra azione: la promozione della frequentazione delle biblioteche e delle librerie e la conoscenza della produzione libraria italiana, della diversità della produzione editoriale, nel rispetto delle logiche di mercato e della concorrenza.

Nel settore della promozione della digitalizzazione, FDI ha previsto il sostegno all’utilizzo di strumenti didattici in versione digitale nel rispetto del Piano Nazionale Scuola Digitale, storica battaglia di rivendicazione dell’abolizione del libro di testo obbligatorio, allineata rispetto i nuovi consumi di libri da parte dei giovani.
L’articolo 6 ha visto l’inserimento di una nostra proposta che prescrive lo sviluppo di un circuito di promozione della lettura chiamato “Ad alta voce”, assicurando sinergia e collaborazione tra le istituzioni scolastiche della rete e quelle del territorio, con particolare riferimento alle biblioteche di pubblica lettura, alle piccole librerie e agli altri soggetti coinvolti.

Siamo favorevoli alla norma che modifica la legge Levi sugli sconti limitandola nei modi e nei tempi: qualcuno la ha definita norma contraria agli operatori di e-commerce, io la definirei una norma di buon senso per tutelare le librerie indipendenti, così come richiesto anche dalle associazioni degli editori. Vengono riallineati i parametri della concorrenza dei vari attori, librerie indipendenti, librerie di catena e grande distribuzione online.
Questa garantirà anche un aumento della qualità del mercato librario: per esigenze di vendita, le librerie di catena sono provviste generalmente solo dei titoli contemporanei, mentre le librerie indipendenti –avamposti di pluralismo intellettuale- sono costantemente provviste anche di libri più rari e, soprattutto, dei classici.

Il comma 4 dell’articolo 6 della nostra pdl abbinata auspicava l’introduzione di un albo delle librerie indipendenti, riformulato poi, in spirito comune nel testo base, come “Albo delle librerie di qualità”.”

E’ quanto dichiara Federico Mollicone, deputato FDI capogruppo in commissione Cultura.

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