Elezioni Universitarie a Catania: vince la destra. Raggiunto il 40% dei consensi al Senato Accademico e si conquistano 3 seggi su 6.

È questo il primo dato che emerge dalle elezioni universitarie di Catania appena concluse. Il 50 per cento dei senatori accademici, appunto 3 su 6, proviene dalla sintesi delle associazioni della destra catanese.

Oltre al senato accademico, gli universitari di Gioventù Nazionale (FdI) sbaragliano tutti, alle elezioni universitarie per il rinnovo della componente studentesca, negli organi collegiali dell’Ateneo catanese con la coalizione “Cambiamo Unict”.

Per il Senato Accademico, gli eletti sono due donne e un uomo: Alessandra Leonardi, 1394 voti (WeLove Unict), Eleonora Ardizzone – 985 voti (Crediamoci – Actea) e Gianluca Garofalo – 708 voti (Azione Universitaria). Al nucleo di valutazione, Roberta Nicotra – 6651 voti (Actea); al CdA, Andrea Girlando – 5411 voti (Azione Universitaria); al CSU, Consoli Emmanuele – 4919 voti (WeLove Unict); al Coordinamento della Scuola di Medicina, Leonardo Tricomi – 854 voti (Crediamoci).

Esprimono grande soddisfazione per il risultato ottenuto e porgono le proprie congratulazioni agli eletti, il deputato regionale, l’on. Gaetano Galvagno (FDI) e il coordinatore regionale di Gioventù Nazionale, Dario Moscato: «Il risultato ottenuto va oltre la più rosea delle aspettative. Gli studenti dell’ateneo catanese hanno voluto premiare il lavoro di chi in questi anni è sempre stato al loro fianco», dichiarano i dirigenti in quota Fratelli d’Italia. «Non è stato facile ma siamo ampiamente soddisfatti», aggiungono Francesco Ferlito, esecutivo di Gioventù Nazionale e i dirigenti nazionali Giovanni Magni, Antonio Toscano, Andrea Giulla e Alessio Sequenzia, vicepresidente nazionale Azione Universitaria. «Con i dipartimenti dei nostri atenei chiusi – proseguono – abbiamo continuato a lavorare quotidianamente. I nostri candidati hanno lanciato il cuore oltre l’ostacolo e a loro va il nostro plauso», concludono.

«Saremo vigili affinché i diritti degli studenti siano sempre rappresentati», dichiarano con una nota gli eletti. «La nostra terra ha bisogno di un ateneo forte che formi le nuove generazioni di siciliani. Bisogna puntare al rientro nell’Isola delle nostre migliori menti costrette a una formazione extraregionale e ad un maggiore inserimento del nostro ateneo nel tessuto produttivo siciliano. Noi ci siamo: quella che abbiamo lanciato – incalzano gli eletti – è la nostra sfida generazionale».

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