Elly disco rotto: le spara ancora sulla sanità. Ma fu la sinistra a fare i tagli.

Fake news e disinformazione: come al solito, la strategia del Partito Democratico è inventare, si può dire propriamente dal nulla, gli argomenti di cui trattare. E sul tema della sanità, Elly Schlein sembra un disco rotto, incantato sempre sulle stesse tre o quattro frasi: il governo ha tagliato i fondi, la destra è contro i poveri, i fascisti non vogliono la sanità pubblica. Un continuo lamentarsi non certamente a ragione: il governo Meloni, totalmente al contrario di quanto viene raccontato dalla sinistra, è l’esecutivo che più di tutti ha alzato la spesa pubblica destinata alla sanità, che entro il 2027 arriverà a 137 miliardi. Numeri assai più alti rispetto persino alla spesa in sanità degli anni della pandemia.

La sinistra, a dire il vero, aveva anche cercato (e trovato) l’escamotage giusto per raccontare la favoletta della destra “tirchia” sulla sanità. Riguardava la spesa in percentuale rispetto al Pil: quella di quest’anno, infatti, sarebbe più bassa rispetto a quella dei governi precedenti. Ma l’inganno, non raccontato da Schlein e Conte, risiedeva nel fatto che negli anni dei governi gialli, rossi e giallo-rossi, la crescita era molto bassa e, in proporzione, faceva apparire la spesa in sanità molto più elevata. Era come rallegrarsi, su un Pil annuo di dieci euro, del 20% di spesa in sanità, anche se equivaleva a due euro. Una strategia fallimentare insomma, presto smentita e, infatti, altrettanto presto abbandonata dalla sinistra.

Ma pur in assenza di dati, Schlein ci prova ancora: “La prima grande questione per noi è la sanità pubblica, quella sanità che il governo di Giorgia Meloni sta tagliando. Lo fanno consapevolmente, lo fanno perché vogliono una sanità in cui chi è ricco può saltare la fila e andare dal privato, e intanto le persone che non hanno le risorse stanno rinunciando a curarsi”. Queste le parole dell’italo-svizzera pronunciate al Forum Europa di Legnago che, non solo non hanno fondatezza, ma non tengono neppure conto di chi realmente negli ultimi anni ha tagliato i fondi per la sanità. Si può scoprire con estrema facilità che sono stati i governi di sinistra a tagliare pesantemente la spesa: il duo Letta-Renzi, in soli tre anni, ci ha privato di 25 miliardi di euro, sotto i diktat comunitari dell’austerità; il governo Prodi, nel 2006, impose il tetto per la spesa al personale della sanità pubblica; nelle ultime due legislature, il taglio, in totale, è stato di 40 miliardi di euro. Schlein non ha più scuse, ma, qualora sarà sorpresa da domande scomode, avrà soltanto altri due colpi in canna: “ce l’ha chiesto l’Europa” e “io ancora non c’ero, sono appena arrivata”. Per il resto, nulla più: solo fake news.

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