“Il costo energetico europeo resta alto rispetto al livello pre crisi. Particolarmente in Italia, dove pure è stato compiuto quasi un miracolo nell’affrontare la crisi energetica e abbattimento dei costi, perché eravamo dipendenti da una unica fonte energetica e da un unico fornitore. L’impegno immediato del governo con decreto bollette ed energy release è riuscito a contenere i costi energetici, ma l’obiettivo a lungo termine è strategico, raggiungere quella autonomia energetica che presupposto di libertà per ogni democrazia”.
Lo ha dichiarato l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia-ECR, Nicola Procaccini, responsabile Ambiente ed Energia del partito e co-presidente del gruppo dei Conservatori al Parlamento europeo, intervenendo oggi nella sede di Confindustria a Roma al convegno sui costi energetici.
“Diversificazione degli approvvigionamenti ed energy release sono stati i perni della strategia italiana nell’affrontare la crisi energetica. La diplomazia del gas e la capacità di alleviare la sofferenza delle imprese energivore ha aiutato molto, senza sacrificare il la produzione da rinnovabili, anzi incrementandola. La riforma del mercato elettrico europeo ha poi istituzionalizzato i contratti a lungo termine e quelli per differenza a due vie. Un disaccoppiamento di fatto delle fonti energetiche che tornerà molto utile nel breve e medio termine. Nel lungo termine dobbiamo incrementare la produzione, e diversificarla pensando anche al nucleare”.