“Abbiamo segnalato in più occasioni che negli ultimi anni l’Italia ha registrato i prezzi dell’energia più alti d’Europa e che, già dalla seconda metà del 2023, i prezzi su tutte le borse europee sono andati a ribasso, riportandosi tendenzialmente verso quelli pre-crisi, mentre l’Italia ha mantenuto livelli pressoché doppi rispetto alle medie storiche, ampliando la differenza rispetto ai principali Stati membri quali Francia, Spagna, Germania e area scandinava. In particolare, nei primi 9 mesi del 2024 il prezzo unico nazionale italiano (PUN) dell’energia elettrica sul mercato del giorno prima (Mgp) è stato di circa 103 euro per megawattora, a fronte di una media pari a circa 70 euro in Germania, 47 in Francia, 55 in Spagna e 37 nell’area scandinava.
Apprendiamo dalla stampa che Arera starebbe virtuosamente svolgendo le proprie attività di monitoraggio dei mercati elettrici italiani con rinnovata attenzione e che avrebbe acceso un faro sulle dinamiche dei mercati all’ingrosso dell’energia elettrica, specificando che “l’incremento del prezzo del gas, certamente non tornato ai livelli storici, ha impattato sui mercati elettrici europei in maniera molto diversa da paese a paese per cui il differenziale tra Italia e altri paesi europei si è ampliato. È importante che Governo e Parlamento siano prontamente informati degli esiti di questo monitoraggio annunciato a mezzo stampa per comprendere se ci siano stati comportamenti speculativi e manipolativi tali da contribuire all’innalzamento del PUN creando gravi danni al tessuto produttivo italiano e alla sua competitività, oltre a erodere il potere d’acquisto delle famiglie”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.