“Non si capisce perché si vada a pietire il gas a destra e a manca, rivolgendoci a Stati come Algeria, Qatar e Afghanistan, che non sono propriamente esempi di democrazie liberali quando potremmo ricavare dal nostro territorio 112 miliardi di mc di gas, ben superiori al nostro fabbisogno e non si tagliano gli sprechi energetici dello Stato. Se si riuscisse a sostituire i cavi, solo per il trasporto di energia avremmo in più 20-25% di risorse. In questo decreto legge non si toccano gli extraprofitti frutto di guadagni speculativi. Non ci sono provvedimenti contro le compagnie che hanno fatto cartello aumentando a dismisura il prezzo del carburante stoccato molto prima dell’invasione russa in Ucraina. In questo decreto non si valorizza l’energia idroelettrica, tipicità tutta italiana, ma anzi non si contesta la messa a gara richiesta dall’Ue per la gestione degli impianti. Non si sono prese misure per agevolare l’installazione del fotovoltaico sulle autostrade, nelle aree periferiche delle città, sui capannoni industriali, in modo da liberare i terreni agricoli e intensificare la produzione agro- alimentare. Non si può risolvere l’emergenza energetica creando l’emergenza alimentare. Infine, il petrolio della Basilicata. Ci troviamo con due pozzi uno dei quali dato alla Francia tramite la Total. Che cosa aspettiamo a riprendercelo? Il governo deve metterci tecnicamente nelle condizioni di produrre ed essere autosufficienti, su tutta la filiera economica fermando gli appetiti di multinazionali straniere. Perché come diceva Epicuro ‘il supremo frutto dell’autosufficienza è la libertà”. E’ quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia in dichiarazione di voto sulla fiducia al dl energia.