Erosione Massa, Fantozzi (FdI): “La Regione annuncia un maxipiano ma i lavori non partono e quelli in corso sono fermi, mentre gli stabilimenti continuano a subire danni”

“La risposta dell’assessore Monni alla nostra interrogazione è da burocrate e soprattutto si accenna soltanto a interventi strutturali”

“La risposta dell’assessore regionale Monni alla nostra interrogazione è da burocrate, fatta di richiami a normative e senza una presa di posizione precisa. E’ tutto una serie di rimandi, uno scaricabarile sui comuni. E, soprattutto, si accenna soltanto a interventi strutturali. E’ stato varato un maxipiano contro l’erosione costiera atteso da 11 anni, un piano faraonico ma intanto i lavori non partono e quelli in corso sono fermi mentre gli stabilimenti di Massa continuano a subire danni ad ogni mareggiata” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, che riceve segnalazioni quotidiane dal coordinatore provinciale Marco Guidi, dal capogruppo di Massa Alessandro Amorese e dalla candidata a sindaco a Montignoso, Manuela Aiazzi.

“Le immagini dei bagni allagati del litorale massese fanno arrabbiare e preoccupare. Il maxipiano da 35 milioni annunciato è solo sulla carta e l’assessore Monni continua a promettere che le risorse arriveranno. Ma servono subito interventi non fra anni, le risorse non possono restare per sempre in un cassetto, e da Poveromo il ripascimento è bloccato mentre il mare continua a mangiarsi la costa -sottolinea Fantozzi- Abbiamo anche chiesto un sostegno economico alle attività del settore turistico-balneare danneggiate dal fenomeno dell’erosione, ci è stato risposto che siamo ancora nella fase della valutazione da parte degli assessorati competenti per il sostegno e lo sviluppo delle attività economiche/ricettive”.

“I 2,5 milioni destinati dal piano regionale alle attività di ripristino del litorale massese non bastano a dare il necessario apporto di sabbia, considerato che nel documento elaborato dai Comuni di Massa, Montignoso e Forte dei Marmi, dalla Provincia e dai balneari, si evidenzia la mancanza di 200mila metri cubi di sabbia da distribuire su 2,5 chilometri di costa. Una quantità irrisoria!” ricorda Fantozzi.

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