Esteri, FdI: “La Turchia di Erdogan. Un nemico necessario?”

E’ in corso oggi pomeriggio il terzo webinar del ciclo “Caput mundi – il mondo visto da Destra” promosso dal dipartimento Esteri di Fratelli d’Italia coordinato da Carlo Fidanza. L’incontro dal titolo “La Turchia di Erdogan. Un nemico necessario?” con la partecipazione del politologo e saggista Alexandre Del Valle, della docente di Geopolitica Michela Mercuri, del presidente centro studi Meseuro e già ministro della Difesa Mario Mauro e del deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Esteri Andrea Delmastro e le conclusioni saranno del presidente di FdI Giorgia Meloni.

“Il “sofa-gate” ha fatto riemergere in tutta la sua crudezza – ha dichiarato Fidanza durante il suo intervento – quanto un’Europa divisa e balbettante appaia subalterna a Erdogan e ai suoi disegni egemonici. Non si possono più accettare supinamente gli atteggiamenti aggressivi che caratterizzano l’espansionismo turco, dalla Siria alla Libia, dal Nagorno-Karabakh al Mediterraneo orientale, il ricatto migratorio contro l’Europa e il costante sostegno all’Islam politico arrivato fino al finanziamento di una enorme moschea a Strasburgo, cuore del Vecchio Continente. Sono condotte non più compatibili con lo status di paese candidato all’adesione Ue e per questo FdI torna a chiederne con forza l’immediata revoca”.

“Lo status di paese candidato alla adesione europea frutta al sultano Erdogan diversi miliardi di contributi che scarica nel suo scontro di civiltà contro l’Italia e l’Europa. Erdogan, nel suo imperialismo neo ottomano, – ha spiegato Delmastro – ha pregiudicato l’equilibrio in Siria, ha spadroneggiato con militanti jihadisti in Libia, ha aggredito militarmente Cipro, nazione europea, nella sua sovranità marittima, sloggiando Eni da zone di trivellazione, ha creato una base militare a Misurata nel mediterraneo. Basta? No! Erdogan ha sfregiato la cristianità trasformando Santa Sofia in moschea, alimentando lo scontro di civiltà, ha invitato ogni turco residente in Europa a fare cinque figli per conquistare l’Europa. Se Draghi vuole essere coerente con le sue durissime parole porti immediatamente a Bruxelles la richiesta di revoca dello status di paese candidato”.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.