In un’intervista rilasciata questa mattina alla Gazeta Polska, storica rivista polacca, il senatore Giulio Terzi ha parlato delle principali questioni che stanno caratterizzando la politica estera e di sicurezza a cominciare dalla guerra in Ucraina, i nuovi rapporti nell’Unione Europa post-pandemica, la difesa comune europea e l’attuale centralità dell’alleanza atlantica.
“Riconoscendo un’importante, comune base di valori – ha detto Terzi – ovvero quella delle radici giudaico-cristiane, di libertà e di identità nazionale che connota profondamente i due Paesi, e che ha contribuito alla fondazione dell’Unione Europea, Italia e Polonia stanno collaborando proficuamente ai dossier di politica estera e nello specifico del contrasto all’aggressione russa all’Ucraina. Le mire neo-zariste di Putin costituiscono la minaccia principale alla pace non solo nella regione ma in tutto il continente europeo”.
“Sul piano degli impegni e degli aiuti da parte del governo italiano all’Ucraina – ha sottolineato Terzi – la visita a Kiev in corso del Ministro Urso, accompagnato dal Presidente di Confindustria Bonomi e dal Consigliere Diplomatico ambasciatore Talò, è un’iniziativa di assoluta importanza. Dopo l’ottimo incontro con il Presidente Zelensky, la delegazione italiana ha sottoscritto 4 accordi multisettoriali sullo sviluppo di tecnologie e sull’intelligence. Il tutto è suggellato dall’apertura dell’ufficio di Confindustria nella capitale ucraina ieri. Un tema di grande interesse per Polonia e Italia nella regione, soprattutto alla luce dei rapporti con Varsavia che coinvolgono 2700 aziende, 100.000 occupati in imprese italiane in Polonia e uno scambio commerciale complessivo di oltre 28 miliardi nel 2021. È evidentemente come il sostegno di tali rapporti incentivino la crescita della portata e delle relazioni economiche nell’intera regione e tra Polonia, Ucraina e Italia”. Infine, conclude Terzi: “Come annunciato dal Presidente del Consiglio Meloni lo scorso ottobre in occasione dell’incontro a Roma con il Presidente polacco Duda, anche la crisi energetica rappresenta una preoccupazione comune sulla quale i due Paesi hanno definito un approccio condiviso che punta ad un’urgente e ampia diversificazione dell’approvvigionamento energetico.”