Noi con il campo ‘Lungo’ abbiamo festeggiato ma ora siamo già al lavoro per la Basilicata
“Mi auguro che Giorgia Meloni sia candidata in tutti e cinque i collegi elettorali delle prossime europee, perché L’Europa guarda con fiducia e stima a questo fenomeno italiano. Giorgia è l’astro nascente dell’Ue e dell’Occidente e rappresenta un moto di vitalità che può allontanare lo spettro del declino globale. Il nostro obiettivo è creare maggioranze omogenee in Europa e disarticolare l’innaturale matrimonio tra socialisti e popolari, puntare anche a Strasburgo al bipolarismo e all’alternanza, cioè esportare il modello italiano. Se il Ppe sarà partito maggioritario e Ursula Von der Leyen confermerà questo rapporto coi conservatori non escludo che possa essere sostenuta dal centrodestra. Ma in Europa si vota con il proporzionale, tutti contro tutti, e i conti si fanno a urne chiuse. Sia a livello locale che nazionale la sinistra ha preso una grande legnata. Marsilio è stato un governatore forte che non si è preoccupato di apparire o fare clientelismo; Meloni è un primo ministro forte, sfidata dalla sinistra e dal campo ‘largo’. Noi con il campo ‘Lungo’ abbiamo festeggiato ma ora siamo già al lavoro per la Basilicata. La coalizione è pronta per costruire la vittoria di Bardi, Fratelli d’Italia ha una classe dirigente preparata ed efficace in Basilicata che sarà in campo senza fare sconti. Sul terzo mandato – rispondendo a una domanda sul Veneto – deciderà il Parlamento, fermo restando che 15 anni in un ruolo apicale, magari con altri 10 da sindaco, fanno 25 anni di vita, praticamente l’intero percorso di un amministratore. Io penso che i due mandati consentano il ricambio generazionale e diano l’occasione alla politica nazionale di avvalersi del pragmatismo che proviene dall’esperienza di governatori e sindaci. Non credo sia giusto alterare le regole per casi puntuali”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli in un’intervista a Quotidiano Nazionale.