«Ci rincuora che i nostri alleati abbiano confermato di condividere la posizione di Fratelli d’Italia in difesa della vita, formalizzata anche questa volta con un centinaio di emendamenti ostruzionistici contro la delibera presentata dal centrosinistra» commenta Maurizio Marrone, assessore ai rapporti Giunta-Consiglio della Regione Piemonte, che spiega «Massimo rispetto per il dolore dei malati terminali, ma non si può ammettere di affrontare il delicato tema del fine vita con un referendum abrogativo che mira a depenalizzare l’omicidio del consenziente, aprendo così al far west, dal business lucrativo del suicidio assistito fino all’eliminazione legalizzata dei depressi. Il Piemonte guidato dalla nostra giunta si conferma oggi Regione convintamente pro vita che intende curare e assistere i più deboli e vulnerabili, invece di indurli a congedarsi prematuramente dal mondo».